OSCAR DELLA PIZZA, STEFANO MIOZZO VINCE #PIZZAWARD 2018

Nel rush finale di #pizzAward, Stefano Miozzo da Cerea (VR) batte tutti: la sua “Valpoterra” in omaggio ai prodotti della Valpolicella (a partire dall’Amarone usato nell’impasto) conquista il titolo di pizzaiolo più originale, ma anche il premio Pizzaiolo Chef assegnato dall’Academy e la Menzione speciale attribuita dall’Associazione Italiana Sommelier.

Come preannunciato, #pizzAward 2018, contest internazionale di Mysocialrecipe organizzato in collaborazione con La Fiammante, si conclude in bellezza a Napoli, in un live show che ha inteso celebrare la crescita dell’universo pizza e la passione dei pizzaioli con un inedito tocco glamour. 

Ad alternarsi sul palco, accolti da dai giornalisti Luciano Pignataro e Anna Scafuri, gli altri destinatari dei numerosi riconoscimenti attribuiti dalla Giuria e dall’Academy: Enzo Coccia (premio alla Carriera Professionale), Ciro Salvo (Pizzaiolo Protagonista dell’Anno), Franco Pepe con Authentica – Pepe in Grani (Pizzeria dell’Anno), Filippo Rosato con la sua On the sea side (Migliore Pizza dall’Estero), Diego Tafone con la sua Pascalina (Migliore Pizza Healthy), Paolo De Simone con la sua Nefropizza (Pizzaiolo Social), e la ventiduenne Sara Palmieri, che ha incassato addirittura due titoli (Migliore Pizza Senza Glutine e Migliore Pizza in Rosa) con la sua Tradizioni. 

Sul palco anche i giovani John e Elias protagonisti del primo corso per pizzaioli rivolto ai migranti che MySocialRecipe ha voluto promuovere, con la collaborazione di Virtus Italia Impresa Sociale, dell’Associazione Pizzaioli Esperti e di Fabio Cristiano (Scuola di Pizzaiolo).

“Oltre all’attenzione per il sociale, PizzAward è ormai una sorta di calamita per i pizzaioli desiderosi di mostrare la loro creatività. Non a caso – ha spiegato l’ideatrice del contest e della piattaforma MySocialRecipe, Francesca Marino - attira sempre più partecipanti da tutto il mondo, arrivando quest’anno al record di 239 pizzaioli da 32 Paesi. Un’adesione importante da cui emerge il ritratto di un movimento in continua evoluzione, capace di dettare incessantemente nuovi trend in fatto di impasti e topping. In questa edizione, in particolare, la parola d’ordine è stata salute, con tante pizze attentamente studiate contro alcune patologie, come le malattie renali o il cancro. Ma la star indiscussa resta comunque l’arte del pizzaiolo napoletano che abbiamo potuto finalmente festeggiare come patrimonio Unesco, dopo averne supportato la candidatura per due edizioni consecutive, e che continueremo a celebrare nei prossimi anni con l’aiuto di tanti esperti del settore”.  

Un ringraziamento particolare va a Luciano Pignataro che ha contribuito negli anni alla crescita di questa manifestazione e alla nuova attenzione all’evoluzione della pizza come settore strategico per il made in Italy nel mondo, e alla Giuria presieduta da Anna Scafuri e composta da Giorgio Calabrese, Patrizio Roversi, Antonio Puzzi, Antonio Scuteri, Scott Wiener e Tommaso Esposito, e alla neonata Academy di esperti del settore. 

Anche quest’anno non sono mancate le Menzioni SpecialiGennaro Catapano (con Francesco Franzese AD La Fiammantenella foto) con Lo scarpariello di Gennaro si aggiudica la menzione La Fiammante per la Migliore Pizza al Pomodoro; a seguire, Fabio Cristiano con Bollicine di pomodoro (Migliore Impasto – Ferrarelle), Rocco Cagliostro con Pizza a due facce (Pizzaiolo Emergente – Molino Caputo), Giuseppe Pignalosa – Montanara romantica (Migliore Pizza Fritta – Olitalia), Giuseppe Santoro – Omaggio a Massimo Bottura (Migliore Pizza al Parmigiano Reggiano Dop) e al numero uno di #PizzAward2018, Stefano Miozzo, che ha proposto il Miglior abbinamento tra pizza e vino secondo l’Associazione Italiana Sommelier e che, reduce di questo ricco bottino di premi, si prepara ora partecipare ai campionati mondiali del pizzaiolo di Las Vegas in programma a marzo 2019.

L’iniziativa, sostenuta tra gli altri da La Fiammante, ha il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, della Regione Campania, del Comune di Napoli, della Camera di Commercio di Napoli, dell'Associazione Italiana Sommelier, dell'Associazione Pizzaiuoli Napoletani, dell'Associazione Verace Pizza Napoletana e dell'EcoMuseo della dieta Mediterranea di Pioppi.