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Filiera corta

Progetto

Storia

La memoria dell’azienda La Fiammante risale agli anni ‘50 del Novecento, ma è alla fine degli anni ‘70 che il marchio viene rilevato da Don Luigi Franzese allo scopo di recuperare e rilanciare la più autentica tradizione campana, patria della Dieta Mediterranea e culla dell’industria conserviera italiana.

In ragione della crescita dell’azienda e dell’evoluzione repentina della periferia napoletana, lo stabilimento di lavorazione viene trasferito a Buccino, in provincia di Salerno, alle porte del Cilento, territorio più compatibile con gli obiettivi di un’agroalimentare attento alla qualità e alla sostenibilità ambientale.

La Fiammante diviene quindi il marchio di punta dell’azienda ICAB - Industria Conserve Alimentari Buccino, che vanta marchi storici come La Paesana (F.lli PAUDICE) e La Reale, rappresentativi della storia conserviera del made in Italy al Sud.

Trasparenza

La Fiammante stringe accordi diretti con la parte agricola, eliminando il ruolo commerciale dei mediatori. Relazioni autentiche costruite sulla base di impegni reciproci e trasparenza, innanzitutto nella definizione del giusto prezzo del pomodoro, concordato con gli agricoltori in largo anticipo sulla campagna.

Negli ultimi anni, La Fiammante ha accelerato il processo di condivisione dei dati produttivi con tutti gli attori della filiera, dal contadino al consumatore, implementando soluzioni digital assurance basate sulla tecnologia blockchain pubblica VeChain per narrare passo passo la vera storia dei prodotti, in modo trasparente e immediato.

Dalle cultivar utilizzate, alle aree e ai metodi di coltivazione e lavorazione, tutti i dati relativi a ciascun prodotto La Fiammante sono oggi verificati, registrati e disponibili alla consultazione online tramite QrCode in etichetta mediante la piattaforma My StoryTM DNV.

La Fiammante promuove costantemente campagne per la trasparenza dell’agroalimentare denunciando i meccanismi della distribuzione che finiscono per schiacciare la qualità dei prodotti e la dignità del lavoro, come le aste a doppio ribasso, oggi all’attenzione del Legislatore grazie all’impegno di Francesco Franzese CEO dell’azienda.

La Fiammante abilita il consumatore con campagne di informazione volte a rendere più accessibili e chiare le informazioni presenti in etichetta: ultima in ordine di tempo la diffusione sulle principali piattaforme social e sui media tradizionali di una grafica animata che illustra la corretta lettura del codice di produzione della passata, per stabilire se sia prodotta #solodapomodorofresco (titolo della campagna) oppure da concentrato di pomodoro rilavorato.

Sostenibilità sociale

La Fiammante lega da sempre la valorizzazione del prodotto alla valorizzazione del fattore umano e dei territori.

Grazie alla tenace costruzione di una “filiera corta”, l’azienda concorda con gli agricoltori in largo anticipo sulla campagna un prezzo di acquisto delle materie prime non soggetto a fluttuazioni del Mercato, riconoscendo loro anticipi del 20% che consentono i necessari investimenti di impianto e conduzione.

Rigorosi disciplinari di produzione e l’affiancamento degli agricoltori lungo le fasi di semina, trapianto e raccolta garantiscono il rispetto degli obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale, a vantaggio della qualità.

Tra gli impegni assunti dalla parte agricola, la raccolta meccanica del pomodoro per combattere efficacemente il caporalato e l’utilizzo esclusivo di manodopera regolarmente contrattualizzata, nel rispetto assoluto della dignità del lavoro.

«Sono fermamente convinto che l’impresa, e soprattutto l’impresa agroalimentare, non viva di solo Mercato ma si costruisca sulle relazioni, dentro la Società.»

Francesco Franzese
CEO ICAB La Fiammante

La Responsabilità Sociale d’impresa è la filosofia che informa l’azione dell’azienda dai campi alla distribuzione: La Fiammante assume su di sé l’impegno di promuovere comportamenti virtuosi lungo tutta la catena di fornitura e di favorire la trasparenza ad ogni passaggio.

Sostenibilità ambientale

La Fiammante è impegnata da diversi anni in programmi di sostenibilità ambientale attuati aggiornando frequentemente il proprio processo produttivo, dai campi alla distribuzione. Tutti gli areali di produzione sono costantemente monitorati, attraverso analisi dei suoli, delle acque e dei frutti. L’intera produzione di pomodoro La Fiammante 100% italiano è completamente tracciata, dalla semina al confezionamento.

Agronomi esperti affiancano gli agricoltori per favorirne la crescita professionale, promuovendo buone pratiche a tutela della salute e dell’ambiente: come il risparmio idrico nelle colture, il biologico o la lotta integrata per abbattere l’uso di fitofarmaci (-70%), una corretta rotazione per tutelare la fertilità dei suoli.

L’85% del consumo di acqua da parte dell’uomo avviene in agricoltura, come afferma Arjen Hoekstra, fondatore del Water Footprint Network che ha aperto la strada al concetto di “impronta idrica”, consideriamo quindi urgente riuscire ad intervenire in maniera efficace sul risparmio idrico nei campi: negli ultimi 10 anni si registra una riduzione di circa il 3% dell’impronta idrica della filiera La Fiammante e diversi produttori agricoli stanno installando sonde e sensori per valutare la giusta esigenza dei campi al fine di eliminare gli sprechi.

Da oltre sei anni, un impianto fotovoltaico a copertura dello stabilimento di Buccino produce il 60% del fabbisogno energetico dell’azienda, con l’obiettivo di incrementare il dato entro il 2030. Tutte le caldaie sono alimentate a metano, e hanno consentito un’ulteriore riduzione del fabbisogno energetico del 23%.

Realizziamo la raccolta differenziata dei rifiuti prodotti, attuando il riciclo degli scarti laddove possibile, per farne materia prima di ulteriori processi produttivi, secondo i principi di economia circolare: ad esempio, i residui di terra presenti sul pomodoro conferito in azienda sono recuperati dopo il lavaggio e ceduti per la produzione di compost e materiale per la bioedilizia; e ancora, bucce e semi vengono impiegati per produrre biogas o per l'alimentazione zootecnica.

Autenticità

La Fiammante dice ciò che pensa, fa quello in cui crede, con un forte impegno nel preservare e perpetuare tenacemente le proprie radici e i propri valori. Ogni attore della filiera, dal contadino al consumatore, è chiamato a contribuire al miglioramento delle condizioni di vita di tutti e di ciascuno, ovvero delle persone, delle comunità, dei territori.

La Fiammante, La Paesana (F.lli Paudice) e La Reale sono tre marchi presenti da sempre nelle cucine delle famiglie napoletane. Preservare sapori e memoria è l’obiettivo dell’impegno dell’azienda ICAB fin dalla loro acquisizione, molti anni or sono.

Anche la comunicazione aziendale è improntata a una onesta intercettazione dei bisogni del consumatore, di anno in anno più esperto ed esigente, alla soddisfazione delle sue aspettative e al miglioramento della consapevolezza di ciascun attore della filiera.

La vocazione all’autenticità, l’impegno per la trasparenza e la passione della famiglia Franzese costituiscono la miglior garanzia dell’autenticità delle conserve La Fiammante.